Il bonus facciata è stato un’agevolazione fiscale introdotta con l’articolo 25 della Legge di Bilancio 2020 (Legge n. 160/2019) che permetteva di detrarre il 90% delle spese sostenute per il rifacimento della facciata esterna degli edifici. La normativa di riferimento per il bonus facciata era definita principalmente dall’articolo 25 della Legge di Bilancio 2020, con ulteriori chiarimenti forniti dalla circolare n. 23/2020 dell’Agenzia delle Entrate.
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Successivamente, il bonus facciata è stato prorogato più volte, fino ad essere abolito definitivamente per il 2024. Tuttavia, esistono altri bonus edilizi a cui è possibile accedere per interventi di ristrutturazione che includono il rifacimento delle facciate, come l’Ecobonus, il Bonus ristrutturazione e il Bonus per il sismabonus.
Per accedere ai bonus edilizi, è necessario che gli interventi vengano realizzati su immobili residenziali e unitari, ubicati in Italia, e che i lavori siano eseguiti da ditte abilitate e in regola con le normative edilizie e catastali. È fondamentale conservare la documentazione relativa ai pagamenti e seguire le procedure previste per ottenere la detrazione fiscale.
In particolare, è importante inviare la Comunicazione di Inizio Lavori (CIL) all’Agenzia delle Entrate prima dell’inizio dei lavori e acquisire l’Attestazione di Prestazione Energetica (APE) dell’edificio a fine intervento, se necessario.
Per ulteriori informazioni sui requisiti, limiti di spesa e procedure per richiedere i bonus edilizi, è consigliabile consultare il sito web dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi a un professionista abilitato. Con l’abolizione del bonus facciata per il 2024, è importante valutare e sfruttare le alternative disponibili per ottenere agevolazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia.